La Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile (estensione di 3.278 ettari) costituisce la testimonianza di un antico bacino che a seguito delle opere idrauliche compiute dai Romani intorno al 272 a.C. non è più totalmente visibile. Mantiene ancora una antica impronta rurale grazie alla presenza di molti casali.
Intorno alla Riserva si estende il vasto territorio della “Valle Santa” nel quale si trovano i quattro santuari francescani. L’estensione dell’Area protetta comprende i territori dei Comuni di Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri e Rieti.
Il Lago di Ripasottile ha una superficie di circa 80 ettari e il Lago Lungo o di Cantalice circa 60 ettari con la presenza di una strozzatura mediana che lo divide in due bacini il minore di questi due assume la denominazione di Lago di Fogliano.
Il territorio della Riserva Naturale laghi Lungo e Ripasottile, tra le zone umide più importanti del Lazio, è caratterizzata da zone paludose, specchi d’acqua minori e da una ricca rete di fiumi e canali attorno ai quali si estendono canneti, campi coltivati, e lembi di bosco igrofilo.
FAUNA
Nei due laghi sono presenti lucci, tinche, trote, scardole, carpe, anguille e una ricca fauna avicola con folaghe, tuffetti, alzavole, gallinelle d’acqua, garzette, Germani reali, Moriglioni, e aironi cenerini ai quali nei mesi invernali si aggiungono gli 60 Aironi bianchi maggiori provenienti dal Nord.
La vegetazione intorno ai Laghi permette la nidificazione dei pendolini, delle forapaglie e degli usignoli di fiume. Sono presenti nella Riserva anche rapaci come i falchi Pescatore e i falchi di palude. E’ il luogo ideale per il birdwatching, soprattutto nei mesi invernali e in occasione dei passi migratori di un gran numero di uccelli.
Di rilievo il popolamento ad anfibi, che comprende specie quali la raganella, la rana dalmatina, il tritone comune. Notevole la presenza di volpi, istrici, cinghiali, ricci e tassi.
Presso il Lago di Ripasottile, dal 2015, è attiva la Stazione d’Inanellamento dei passeriformi “MonITRing” coordinata dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). L’attività d’inanellamento è un tecnica molto in uso nello studio degli uccelli che consente di ottenere importanti benefici per la ricerca scientifica e la gestione dell’ambiente, in quanto aiuta a tenere traccia dei movimenti degli uccelli e a raccogliere informazioni sul loro stile di vita. Inoltre è utile per misurare il loro accrescimento, per esaminare le condizioni del piumaggio e della cute e per avere indicazioni sull’età, sul sesso e altre caratteristiche, per studiare il comportamento degli uccelli e verificare se le mutazioni in atto determinino anche cambiamenti nelle abitudini e nella consistenza numerica degli animali.