Sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino c’è il CAMMINO DEI BRIGANTI.
Il Cammino dei Briganti a quote medie (tra gli 800 e i 1300 mt.) attraversa un territorio di confine, i briganti, infatti, oltre 150 anni fa, entrati in clandestinità per lottare contro l’invasione dei Sabaudi che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito, vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia.
Il Cammino è oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico.
Il Cammino degli antichi viaggiatori viene riproposto ai viandanti con un percorso che camminando a piedi da paese a paese, tra montagne e boschi della Marsica e del Cicolano, dura sette giorni. E’ possibile percorrerlo anche solo in parte e durante il cammino ci si può appoggiare a piccole strutture familiari o vivere l’avventura anche in tenda.
Ben percorribile e con tappe attrezzate, per il Cammino dei Briganti ci si può avvalere di ottimi aiuti come: la guida, la mappa e il numero di Meridiani Cammini (speciale Cammino dei Briganti, luglio 2020).
Il Cammino dei briganti raddoppia il suo itinerario e diventa percorribile in mountain bike.
Il percorso ciclabile affianca l’itinerario classico del Cammino dei Briganti tra Lazio e Abruzzo ma ancora più esteso: 216 chilometri da percorrere sulle due ruote, in pratica il doppio del percorso a piedi. Per compierlo tutto sarà necessario pedalare 4-5 giorni in mountain bike, in parte rimanendo sul cammino classico nato nel 2016, in parte esplorando territori limitrofi, come i monti Simbruini, i tratti del Cicolano e la parte di Massa d’Albe sotto il Velino.
Il percorso ad anello parte da tre punti del tracciato: Magliano de’ Marsi (uscita casello autostradale Magliano sull’A25), Sante Marie (uscita casello autostradale Tagliacozzo sull’A24), Sant’Elpidio di Pescorocchiano (uscita casello autostradale Valle del Salto sull’A24). In ogni punto di partenza c’é un ufficio comunale ad effettuare la registrazione dei bikers, consegnando loro il salvacondotto da timbrare lungo il percorso nelle strutture ricettive della rete, fino alla consegna dell’attestato finale. Alla conclusione del circuito, infatti, tornati al punto di partenza, i ciclisti potranno ricevere gratuitamente un attestato ricordo mostrando il salvacondotto che dovrà contenere almeno un timbro ogni 40 km.