Buona la prima per “SolidaRieti”, la neonata rete sulla povertà della nostra provincia, grazie anche alla sensibilità e solidarietà mostrata dai cittadini che non si sono sottratti alla partecipazione.
Sabato 11 dicembre sono stati raccolti 288 colli tra generi alimentari, prodotti per la pulizia e l’igiene personale, giocattoli e materiale per la scuola.
Si avvicina il Natale che accentua lo stato di bisogno, anche fosse solo dal punto di vista psicologico, di tutte quelle famiglie e persone che si trovano in situazione di povertà e, grazie anche a questa raccolta, le associazioni che da anni operano in questo ambito, potranno fare la differenza.
Sono dieci quelle che hanno promosso ed aderito alla manifestazione “Metti il cuore nel carrello” e che, con un centinaio tra volontari e studenti dell’Istituto Luigi di Savoia”, hanno presenziando 8 supermercati della città di Rieti.
Tra queste la CRI di Rieti ed Il Samaritano che, tra le altre cose, gestiscono due empori solidali in città, Il Guazzabuglio che interviene in situazioni emergenziali, Un Amico per Te e l’associazione Alcli Giorgio & Silvia che supportano nuclei familiari in difficoltà ed offrono ospitalità (la prima presso Casa Betania e la seconda nella casa di accoglienza per malati oncologici), l’associazione ARVO che a seguito del Covid, non potendo più fare volontariato in ospedale, si è riorganizzata ed ha trovato altre modalità per aiutare la comunità.
Ed ancora la Capit che si occupa di violenza di genere e l’associazione La Strada che si occupa di minori che spesso si trovano di fronte a persone che necessitano di un aiuto anche materiale.
Chiudiamo con due associazioni di protezione civile, il Noe Rieti che da inizio pandemia ha lavorato al fianco dei comuni per portare assistenza alla popolazione e che da anni supporta le associazioni che organizzano le giornate di colletta alimentare e l’Associazione Nazionale Vigili del fuoco in congedo ODV – delegazione di Rieti, nata da poco ma già molto attiva anche in campo sociale.
A queste se ne aggiungeranno presumibilmente altre che animeranno una rete che continuerà a lavorare per garantire sostegno ed aiuto concreto a chiunque ne avrà bisogno. Una rete che sarà capace anche di proporsi come interlocutore delle istituzioni al fine di assicurarsi che le linee politiche locali assicurino servizi più efficienti e combattano e mitighino alcune delle cause alla base dell’indigenza.
