Scoperta a Castel di Tora necropoli romana

Immediato l’intervento dell’archeologa Letizia Silvestri, e dei funzionari della Soprintendenza, Francesca Licordari e Alessandro Betori che, alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale, hanno riconosciuto l’interesse archeologico dell’area.

Durante un’intensa settimana di scavi e rilievi eseguiti da Letizia Silvestri sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, grazie agli sforzi di tutte le istituzioni coinvolte (la Soprintendenza, la Società ERG Hydro S.r.l., gestore del bacino, il Comune di Castel di Tora, che ha messo a disposizione risorse economiche e manodopera), è stato possibile identificare e documentare almeno dodici tombe già parzialmente visibili (il rilievo topografico è stato effettuato dallo Studio Tecnico di Massimiliano Ceccarelli) e scavarne completamente tre.

Si tratta di tombe “a cappuccina”, cioè in fossa sormontata da coppie di tegole disposte a spiovente, la cui presenza era già nota a livello locale da almeno cinquant’anni, ma mai indagate scientificamente.

2021-09-03T08:52:50+00:003 Settembre 2021|

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