Ottocentenario della consacrazione della cattedrale di Santa Maria Madre di Dio, comunemente detta dell’Assunta

Il Proprio della Diocesi di Rieti rubrica al 9 settembre l’anniversario della dedicazione della cattedrale, là segnalato come Solennità, Festa nelle altre chiese diocesane.

Secondo la tradizione, la Diocesi Reatinus fu giuridicamente fondata nel corso del V secolo, documentata alla fine del secolo successivo da papa Gregorio Magno che la descrisse Basilica beatæ Mariæ semper Virginis genitricis Dei et Domini nostri, Jesu Christi, quæ est intra civitatem Reatinam posita.

Alle origini, la chiesa paleocristiana fu costruita sulle rovine di un tempio pagano.

Ormai fatiscente, agli inizi del XII secolo si intraprese l’edificazione di una basilica più ampia e decorosa: nel 1107, il vescovo Benincasa, il capitolo e la popolazione dei fedeli condivise il progetto a cui fece seguito il 27 aprile 1109 la consacrazione della prima pietra.

I lavori proseguirono per mezzo secolo fino alla consacrazione della basilica inferiore da parte del vescovo Dodone.

Il cantiere proseguì incessantemente fino al primo quarto del XIII secolo, grazie all’aiuto dei maestri lombardi che contribuirono a diffondere lo stile romanico in tanta parte dell’Italia centrale.

Intanto, Rieti era diventata parte integrante del Patrimonio di San Pietro e per la sua condizione strategica ai confini del Regno di Napoli era stata scelta tra le sedi itineranti della Curia Papale.

Così giovedì 9 settembre 1225 la basilica della cattedrale fu consacrata da Onorio III che dalla sede di Rieti governò il Papato dal giugno precedente fino al febbraio successivo.

Insieme con il vescovo di Rieti Rainerio II parteciparono alla solenne consacrazione i cardinali di Ostia, Albano, Palestrina e Santa Sabina.

La severa costruzione romanica, realizzata in pietra locale, fu successivamente ampliata nel 1252 grazie all’intervento del vescovo Tommaso  che promosse l’erezione della torre campanaria progettata dai maestri Pietro, Enrico ed Andrea.

Nel corso del XIV secolo fu realizzata la cappella del battistero a doppia volta a crociera, chiusa con la sua facciata dopo il 1574 e dedicata con il titolo di Santa Maria in Fonte.

Intanto nel 1450 il cardinale Angelo Capranica aveva commissionato l’elegante fonte battesimale in marmo di gusto rinascimentale e pochi anni più tardi intraprese l’erezione dell’atrio dei catecumeni che collega i corpi di fabbrica dei due sagrati.

Nel corso di otto secoli la serie delle cappelle, il transetto e il presbiterio, l’altare maggiore, l’abside e le sagrestie sono stati riallestiti, consolidati, adeguati secondo i dettami della liturgia, facendo sì che il complesso della cattedrale sia l’elemento fondante del paesaggio e del cuore di Rieti.  A cura di Ileana Tozzi

2025-09-05T08:58:41+00:005 Settembre 2025|

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